Lavoro da remoto e Business Intelligence sono una coppia mal assortita.
Analizzare in team i dati, comprenderli, interpretarli per prendere decisioni sensate mentre ogni collega è a casa sua, lavorando dalla propria scrivania o dal proprio letto: è impossibile.
Eppure, come il Frankenstein jr di Mel Brooks, vi diciamo che si può fare.
E si può fare anche bene, a volte meglio che in presenza, tirando fuori il meglio dalla data science attraverso un approccio noto come collaborative BI.
Lavoro da remoto: ostacoli e opportunità per i reparti BI
Lo smart working forzato sta diventando un’abitudine. Per molti, un’abitudine piacevole.
I reparti di BI aziendale, abituati a lavorare all’analisi dati in presenza, si sono trovati a gestire una situazione inedita e piena di insidie. Quali sono le principali?
- trovare il modo per condividere dati e report in maniera sicura, dal momento che lo smart working ha acuito le difficoltà delle aziende in fatto di sicurezza informatica;
- aggirare il gap di competenze di data science e di abilità sui software di business intelligence da parte degli altri reparti aziendali coinvolti nelle decisioni e nel management;
- risolvere il disagio di dover discutere report, dashboard, dati e idee attraverso strumenti inadatti, come e-mail, videocall ecc.
Per chi ha saputo cogliere la palla al balzo e ripensare il modo di affrontare la business intelligence, però, il lavoro da remoto è stato una manna dal cielo: creatività, benessere e condivisione di idee possono esplodere in azienda, se si scelgono gli strumenti giusti per permettere ai team di collaborare.
Cosa si intende per Collaborative BI
A questo punto incontriamo la Collaborative BI, o BI collaborativa: è un approccio alla Business Intelligence che si avvale di collaboration tools, ovvero di strumenti di collaborazione e discussione.
Questo modo di lavorare sull’analisi dei dati, porta i team a sviscerare tutti gli aspetti in maniera aperta e collaborativa, per arrivare a un’interpretazione il più possibile corretta delle informazioni e quindi a prendere decisioni mirate e giuste.
Idealmente, per tirare fuori il meglio dalla Collaborative BI bisognerebbe fare in modo che si realizzino alcune condizioni:
- i dati dovrebbero essere elaborati dai data scientist in maniera visuale, resi facilmente comprensibili anche alle risorse e ai reparti aziendali che hanno un ruolo nel decision making, ma non hanno skills di data analysis;
- andrebbero condivisi attraverso dashboard interattivi, esplorabili, che in una sola visualizzazione riferiscano più informazioni, perché i report statici sono difficili da discutere e da interpretare;
- bisognerebbe selezionare strumenti che diano la possibilità di condividere commenti, idee, punti di vista, dubbi e criticità in maniera agile e immediata;
- i software dovrebbero essere utilizzabili sia su PC che su dispositivi mobili, facilmente accessibili anche da casa, ma in ambienti sicuri.
Idealmente, abbiamo detto. Ma nella pratica è possibile?
Business Intelligence: il software Tableau per condividere e collaborare da remoto
Ribadiamo che “si può fare”. Il nostro software preferito per svolgere questo tipo di attività è Tableau. Infatti, questo strumento è molto apprezzato dagli utenti per la flessibilità di installazione e di configurazione, e perché permette di creare dashboard di dati che possono essere facilmente condivise con tutti i reparti aziendali.
Come abbiamo raccontato in un case study con Colombini Group, ad esempio, utilizzare Tableau permette di estendere l’analisi dei dati a tutte le funzioni aziendali e di gestire in maniera molto più efficace una grande mole di informazioni. Ovviamente tutto questo facilità i manager nella scelta di tattiche e strategie.
Ma è davvero lo strumento giusto per facilitare la Collaborative BI in smart working? Noi riteniamo di sì, dal momento che offre altissimi standard di sicurezza nella condivisione dei dati ed è accessibile da PC, tablet o smartphone semplicemente accedendo al proprio account, nella versione online. Inoltre può essere integrato con collaboration tools (come Slack o MS Teams) per gestire il lavoro dei team in maniera più agile.
Questo mix di caratteristiche ha permesso ai team delle aziende che hanno scelto Tableau per l’analisi dei dati di continuare a lavorare efficacemente sulla business intelligence anche in smart working e, anzi, di facilitare lo scambio di idee e la collaborazione tra i membri dei team in maniera immediata, intelligente e paritaria.
Ma ogni azienda deve trovare il suo metodo
Tuttavia, siamo consci che le esigenze di ciascuna azienda sono diverse e particolari e non sarà un software a risolvere come d’incanto tutte le problematiche. Però c’è un altro vantaggio di Tableau, che è quello di avere un sistema di licensing che si adatta alle esigenze di aziende di tutte le dimensioni.
Resta un solo punto critico, da sciogliere: il prodotto non basta, senza una strategia che permetta all’azienda di utilizzarlo nel modo più utile per i propri obiettivi.
Questo è il tipo di problema che amiamo risolvere nel nostro lavoro come Premier Partner di Tableau. Diamo ai nostri clienti supporto sia in fase strategica e operativa, costruendo un approccio alla BI e all’uso di Tableau cucito addosso alle esigenze dell’azienda, per raggiungere al più presto e al meglio tutti gli obiettivi.
Per informazioni scrivici a info@ecohmedia.com